lunedì 15 ottobre 2012

Tassate pensioni e assegni d'invalidità oltre 15 mila euro di reddito

LE SORPRESE  DEL RIORDINO FISCALE

Non solo il giro di vite sulle detrazioni e le deduzioni fiscali. Con la crisi e l'esigenza del pareggio di bilancio le maglie del fisco si stringono anche su molte rendite rimaste finora protette dall'imposizione tributaria, e che da domani, per la maggioranza dei contribuenti italiani, saranno tassate. È il caso, ad esempio, dei capitali riscossi in caso di morte in funzione dei contratti di assicurazione sulla vita. Ma anche delle pensioni e delle indennità di accompagnamento per gli invalidi, le pensioni di guerra di ogni genere, gli assegni previdenziali reversibili, le tredicesime e le indennità dei ciechi civili, le pensioni privilegiate dei militari, quelle connesse alle decorazioni all'Ordine militare, e perfino i "soprassoldi" (così ancora si chiamano gli assegni mensili) legati alle medaglie al Valor militare. Tutte queste prestazioni non saranno più esentasse, come oggi, ma sottoposte all'imposizione progressiva dell'Irpef per tutti i contribuenti che dichiarano oltre 15 mila euro annui lordi.

Il tetto dei 15 mila euro di reddito vale anche per continuare a godere dell'esenzione fiscale prevista da una legge del 1973 sui «capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita». Le somme versate dalle compagnie assicurative a titolo di capitale, per chi dichiara oltre 15 mila euro, saranno dunque sottoposte «all'imposta sul reddito delle persone fisiche e alle imposte locali sui redditi». Perdono l'esenzione fiscale, sempre per i contribuenti con i redditi oltre il limite, le pensioni privilegiate militari, ovvero quelle riconosciute ai militari di leva invalidi per cause di servizio, che finora erano esenti in quanto considerate "risarcitorie". Esattamente come le pensioni di guerra (l'Inps ne paga 300 mila l'anno, un quarto delle quali supera i 2 mila euro mensili) riconosciute agli ex combattenti, ai partigiani, ai mutilati e agli invalidi di guerra, così come alle vedove e agli orfani, e che da domani saranno anch'esse tassate.

giovedì 11 ottobre 2012

Le novità su Irpef, Detrazioni, Iva

La legge di Stabilità 2012 introduce una serie di novità rilevanti sulle aliquote irpef, aumento dell’Iva, detrazioni Irpef, fatturazione, detassazione dei salari di produttività, blocco dei rinnovi dei contratti per due anni, pagamento dei crediti verso le PA e altre che qui vediamo in parte di capire cosa a cambia come incideranno sulle nostre tasche e quindi sui consumi e sulle decisioni di investimento.

Riduzione delle aliquote Irpef sui primi due scaglioni di reddito
Si tratta dei redditi inferiori ai 15 mila euro che avranno un’aliquota del 22% e di quelli tra i 28 mila euro ed i 15 mila che passano dal 27% al 26%. Per capire cosa cambia basta  andare sulla vostra dichiarazione dei redditi e provare a ricalcolare le tasse a vostro carico e misurare l’efettivo risparmio ottenuto dalle riduzioni.

L’aumento dell’Iva
Si definisce dal primo luglio 2013 laumento non più del 2% ma solo dell’1% sia sull’aliquota ordinaria Iva del 21% sia su quella del 10% (che precedentemente era rimasta invariata). In questo caso invece le ripercuzioni e come al solito il rischio di aumento ingiustificato dei prezzi è dietro l’angolo e la possibilità di intercettarlo è ressochè nulla.

Taglio delle detrazioni Irpef
Quello che interessa in questa sede e forse che interessa anche tanti italiani che la vedevano transitare sui propri 730 o forse non ci facevano caso perchè contegiata dal datore di lavoro sono le detrazioni Irpef personali che conoscono alcune nuove franchigie; per dirvela semplice si attua lo stesso meccanismo visto per le spese mediche (franchigia di 129,11 euro al di sotto dei quali non si porta niente in detrazione) anche ad altre tipologie di detrazioni fiscale. In pratica si prevede l’introduzione di una franchigia su tutte le detrazioni previste dall’articolo 10 del Tuir e di una soglia massima di 3 mila euro di detraibilità per quelle contenute nell’articolo 15 del Tuir. Inutile dire che questa è una isura fortemente tesa all’allargamento della base imponibile anche se controbilinciata dalla riduzione di cui al punto sopra. L’effetto al solito è difficile da quantificare in modo generale in quanto muta da soggetto a soggetto

Detassazione dei salari di produttività
Si prevede l’ennesima proroga delle detassazioni dei salari di produttività (leggasi contratti di produttività) estesi anche a tutto l’anno di imposta 2013, prevedendo tuttavia la possibilità di introduzioni di nuove agevolazioni sperimentali da realizzarsi nel primo trimestre del 2013.

Nuova tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin TAX)
Se prima avevamo assistito ad una rimodulazione della tassazione sulle rendite finanziarie oggi assistiamo ad un prelievo alla fonte dello 0,1% su tutte le transazioni finanziarie costituite da azioni e titoli mentre per i derivati scenderebbe allo 0,01% il che mi sembrerebbe in contrasto con la politica di penalizzazione dei derivati finanziari, causa principale della crisi e la sfiducia sui mercati finanziari.

Fatture a 30 giorni per le PA
Da rilevare inoltre che sono introdotte misure volte al restringimento dei tempi di pagamento ai fornitore delle PA e dei crediti vantati dalle PA che dovranno essere pagati entro 30 giorni salvo proroghe concesse fino a 60 giorni per le imprese pubbliche semprechè questo sia determinato da particoli caratteristiche (non chiarite) delle prestazioni o dei beni.

giovedì 4 ottobre 2012

Pagamento Pensione dai 1.000 euro solo tracciabile dal 1° Ottobre

E’ terminato il periodo transitorio di adeguamento alla nuova normativa in materia di antiriciclaggio e di limitazione alla circolazione del denaro contante.
Dal  1° Ottobre le pensioni di importo superiore o pari a 1.000 Euro saranno accreditate direttamente sul conto corrente bancario o postale o altro strumento di pagamento tracciabile indicato dal pensionato all’ente erogatore.
Sebbene l’obbligo sia scattato dal 1° luglio 2012, il D.L. n. 16/2012 aveva stabilito che, in caso di mancata indicazione, entro il termine del 30 giugno 2012, del conto su cui far transitare le somme, era previsto un periodo transitorio dal 1° luglio al 30 settembre 2012 durante il quale esse non andavano comunque “perse”, ma semplicemente “sospese” e versate temporaneamente su un conto corrente infruttifero, senza spese e oneri per il beneficiario, fino all’indicazione del tipo di strumento di pagamento prescelto da parte del beneficiario.
Una volta ricevuta tale indicazione, le somme venivano trasferite al beneficiario con assegno di “traenza”.
Decorso anche il termine del 30 settembre 2012 senza che sia stata fornita alcuna indicazione in merito allo strumento di pagamento tracciabile prescelto, le somme pensionistiche vengono restituite all’ente erogatore.
Pertanto, da lunedì 1° ottobre, i pensionati che non abbiano indicato all’ente il tipo di strumento di pagamento, non si vedranno più accreditate le somme.
L’ente erogatore potrà restituire le somme a seguito di indicazione dell’Iban o del conto corrente postale, ma la procedura sarà più complicata ed i tempi per il recupero delle somme più lunghi.