mercoledì 11 dicembre 2013

Seconda rata Imu e 'mini-Imu’, chi e quanto deve pagare

 
L’ultimo provvedimento registrato è l'abolizione della seconda rata dell’Imu per le abitazioni principali, ma i cittadini residenti nei Comuni che hanno innalzato le aliquote nel 2013 sono chiamati a versare una ‘mini-Imu’; il gettito in surplus che ne deriva, stando alla Legge di Stabilità, risulta coperto dallo Stato per una quota pari al 60%, ma che procedimento bisogna utilizzare per calcolare questa quota? L’Imu ‘standard’ si calcola sulla base dell'aliquota al 4 per mille del valore catastale, ma nel 2013, però, come già sottolineato, in molti Comuni l’aliquota base del 4 per mille è stata innalzata (il massimo di incremento consentito ammonta al 6 per mille): in definitiva urge un altro tipo di calcolo. L’Imu dovuta nel 2013 è data dall'imposizione al valore catastale della nuova aliquota maggiorata, ma adesso va impostata la differenza tra l'Imu maggiorata del 2013 e quella cosiddetta 'standard'; il 40% di quell'importo va coperto dai cittadini, che dovranno versarlo il prossimo 16 gennaio.

Imu sulla seconda casa ed entrata in vigore dell’Iuc: ecco chi e quanto paga

I proprietari di seconde case e abitati catalogati come abitazioni signorili, ville e castelli devono affrettarsi perché il tempo a loro disposizione (16 dicembre) volge al termine; per sapere quanto devono  pagare è necessario verificare quali siano le aliquote vigenti, con i relativi Comuni che avrebbero dovuto provvedere stabilendone l’ammontare entro la fine dello scorso mese (hanno però tempo fino al 9 dicembre per ultimare la pubblicazione). Una formula universale per il calcolo dunque non esiste, dato che la quota da pagare varia da Comune a Comune sulla base dell’esatto ammontare deliberato da ciascuno.

La Legge di Stabilità ha nel frattempo introdotto la Iuc, la nuova Imposta unica comunale che accorpa l’Imu e le due componenti su servizi comunali e rifiuti (la Tari e la Tasi). La reale criticità è costituita dal fatto che la Iuc non potrà incidere oltre il 10,6 per mille ma questo livello è già stato raggiunto in molti Comuni come prelievo Imu applicato alle seconde case.